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domenica 9 agosto 2015

300 al Glory Trail


300 al Glory Trail!
Chiusa positivamente l'edizione 'uno', con presenza di un 'popolo Trail' eterogeneo.
by
Lorenzo Doris



Partiti da Alano di Piave sabato 8 Agosto alle 6.30; arrivati, in base all'andatura di ciascuno, a Seren del Grappa; sono 300 i podisti che si sono cimentati sul percorso di circa 50 chilometri, dal Piave al monte Grappa, in un tracciato 'senza tregua'....ma con la possibilità di essere affrontato anche in staffetta con cambio al rifugio Bassano (Cima Grappa). I 'staffettisti' sono stati una ventina, di cui 5 misti (nessuna staffetta femminile).

Nel dettaglio la gara è partita dal parco del Piave di Fener, sulle sponde del Piave ed è proseguita salendo con passaggi rasenti alle trincee tra il Tomba, la Monfenera, il monte Palon, le Meatte, cima le Mandrie, Cima Grappa e poi giù in direzione Seren del Grappa passando per il Forcelletto, le Bocchette, Fontanasecca, Pian de Giacon e San Siro. Luoghi e sentieri che hanno scritto alcune delle pagine più drammatiche della Grande Guerra. 

Con il pettorale numero 1 è partito Stefano Sartori, vincitore di tre edizioni della storica ultramaratona Il Passatore di 100km (cui ha partecipato 14 volte).

Il 40% dei presenti al via è arrivato da territori EXTRA VENETO, con trailrunners arrivati da 9 regioni italiane (Lombardia, Friuli, Trentino, Emilia Romagna, Umbria, Piemonte, Toscana e Liguria) e 25 province italiane. Gli stranieri provengono dalla SPAGNA (Carcaixent), dall’OLANDA (Amsterdam), dalla GERMANIA (Monaco) e dal LUSSEMBURGO.  Rispetto al totale sono solo 42 le donne ma la maggior parte (37) hanno corso da sole l’intero percorso di gara con i suoi 52km e 2.350mt di D+.



Venendo alla classifica: Massimo Andolfatto (Emme Running team) e Cristiana Follador (Atl. Valdobbiadene) vincono la 1^ Glory Trail, migliori individuali che hanno chiuso rispettivamente in 5h10’ e in 6h06’50. Al via anche il ciclista Marzio Bruseghin.

Nelle staffette, la coppia più veloce (5h09’11”) è stata quella de trevigiani Marco Venier e Paolo Posocco, secondi per tre quarti di gara a 2’ da Andolfatto, a 15km dal traguardo in zona monte d’Avien Posocco ha dato l’accelerata decisiva con cui ha ripreso e staccato Andolfatto, forte anche del fatto che aveva iniziato la sua corsa da Cima Grappa, zona cambio delle staffette.

La coppia mista più veloce è invece stata quella dei feltrini Alessio Scopel e Federica Schievenin che hanno chiuso in 5h28’26” staccando di 19’ i secondi classificati.

Andolfatto ha chiuso davanti all'ex ciclista Alberto Merlo (5h14’40”) e a Mirko Miotto (5h17’23) dopo aver condotto la gara davanti fin dai primi km con una costante di 2’ di distacco dal secondo che era uno staffettista. “Il Grappa è casa mia – ha commentato il vincitore –  mi alleno sempre qui, pensavo di conoscerlo benissimo e invece oggi ho scoperto di no. Ho scoperto un percorso fantastico e posti stupendi”.

Gara diversa in campo femminile dove Follador ha corso sempre in coppia con Francesca Scribani fino alla discesa in zona Monte Avien dove ha preso il largo: “La discesa è la mia specialità e sono partita” ha raccontato all’arrivo. Terza Laura Bello che ha chiuso 6h45’57”.

Tra questi anche il “passatore” Stefano Sartori che ha chiuso in ottava posizione con il tempo di 5h38’. “Risento di un problema al tallone sinistro – ha raccontato all’arrivo – che percorso spettacolare! Ho corso riflettendo sui posti che stavo percorrendo e a tutto quello che era successo in questi posti 100 anni fa e devo dire che è stata un’emozione molto particolare”.
Ha tagliato il traguardo 29mo l’ex ciclista Marzio Bruseghin che ha chiuso in 6h40’50”: il podista a km zero, visto che si è presentato alla partenza con le scarpe da running nuove (avevano ancora l’etichetta…una cosa che podisti non farebbero mai!) e non aveva mai corso una distanza simile, l’ultima trail di 10km risale all’anno scorso. “Per me il Grappa significava grandi salite in bicicletta, oggi ho scoperto luoghi a me sconosciuti e molto suggestivi anche ripensando ai risvolti storici. E’ stata dura ma mi è piaciuta moltissimo”. 

Complessa la macchina organizzativa (evento finanziato dalla Regione Veneto per il Centenario della Grande Guerra) che solo lungo il percorso ha visto impegnate oltre 100 persone (due ogni km), oltre al personale della zona partenza e a quello della zona arrivo.

“Lungo il percorso ci sono state nove postazioni radio dell’Associazione radioamatori di Feltre che garantivano le comunicazioni in caso di emergenza oltre a fare da servizio radiocorsa – ha spiegato Ivan Piol, presidente di Dolomiti Psg, associazione Organizzatrice – presenti quattro medici lungo il percorso, tre infermieri, personale del soccorso alpino, quattro ambulanze dislocate in punti strategici."  
“Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno - ha spiegato Gianpietro Slongo di Dolomiti Psg - ha garantito la presenza di alcuni mezzi per il trasporto persone: tre pulmini da 9 posti e un da 17, oltre al personale che ha sorvegliato la sicurezza dei partecipanti in alcuni passaggi più delicati." Mentre l’elicottero dei vigili del fuoco era pronto ad intervenire in caso di emergenza nei luoghi più impervi. 

Il sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel, dichiara: “Storia, cultura e sport sul Monte Grappa uniti in un progetto comune, a me sembra la ricetta giusta per promuovere il nostro bellissimo territorio grazie anche alla risorsa preziosa del volontariato senza il quale sarebbe impossibile organizzare qualcosa”. 
La Glory Trail è nata con l'intento di celebrare il Centenario dallo scoppio della Grande Guerra, e la volontà sembra essere quella di continuare almeno fino al 2018 per coprire il periodo del centenario della Grande Guerra. 
È bene quindi, per chi vuole vivere questa gara, affrettarsi ad iscriversi alle prossime edizioni, in quanto potrebbe essere una gara ..... irripetibile!

Dalla 'voce' di un partecipante: